PEI e Sentenza del CdS: Cosa Cambia per l’Assistenza Disabili?

La recente sentenza n. 1798/2024 del Consiglio di Stato ha confermato la riduzione delle ore di assistenza specialistica, decisione presa dall'ente locale a causa dei vincoli di bilancio. Questo verdetto ha sollevato interrogativi sulle modalità di compilazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e sul ruolo cruciale dei docenti nell'assicurare un'adeguata assistenza agli studenti con disabilità.

La sentenza del Consiglio di Stato ha considerato le proposte formulate dai Gruppi di Lavoro Operativo (GLO) come semplici indicazioni, soggette alla revisione da parte degli organi competenti. Tuttavia, l'interpretazione della Corte di Cassazione, a Sezioni Unite, offre una visione differente. Secondo la Corte, non esiste alcuna norma che conferisca al dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale (USR) il potere di ignorare le proposte dei GLO senza una motivazione adeguata. Questo principio evidenzia l'importanza di fondare ogni decisione su motivazioni chiare e ben articolate, specialmente quando si tratta di inclusione scolastica per gli studenti con disabilità.

Un aspetto cruciale emerso dalla discussione con l'avvocato Walter Miceli e la dott.ssa Evelina Chiocca (entrambi di Osservatorio182) riguarda l'importanza di una solida motivazione all'interno del PEI. Secondo la dott.ssa Chiocca, la sezione 11 del PEI già prevede lo spazio per motivare le richieste di sostegno, ma è essenziale sfruttare anche la sezione 9, destinata a descrivere il ruolo dell'Assistente all'Autonomia e alla Comunicazione. Qui, i docenti possono argomentare in modo dettagliato la necessità di un certo numero di ore di assistenza, spiegando come questa figura professionale contribuisca all'autonomia e alla comunicazione dello studente.

L'adeguata motivazione delle proposte dei GLO non solo rafforza la richiesta di risorse, ma valorizza anche il lavoro svolto dai docenti e dagli assistenti. Ad esempio, se uno studente necessita di un interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana) per comunicare durante l'intera giornata scolastica, è fondamentale spiegare perché la presenza dell'interprete è necessaria per tutte le ore di lezione e non solo per alcune. Questo approccio aiuta a garantire la continuità nella comunicazione e nell'interazione dell'alunno durante tutto il periodo scolastico.

Infine, documentare i risultati positivi ottenuti grazie alle risorse assegnate è fondamentale. La dott.ssa Chiocca sottolinea che inserire nel PEI l'efficacia degli interventi svolti non solo dimostra la necessità delle risorse, ma offre anche una base solida per future richieste. In questo modo, si facilita la giustificazione delle risorse per gli anni successivi, contribuendo a garantire la continuità e la qualità dell'assistenza fornita agli studenti con disabilità.